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Pane nello svezzamento: quando introdurlo e come tagliarlo

Pane Svezzamento Quando Introdurlo Come Tagliarlo

Il pane è un cibo iconico della dieta mediterranea e come tale è sempre presente sulle tavole degli italiani. È di sicuro uno degli alimenti con la quale abbiamo maggiore confidenza anche perché iniziamo a mangiarlo generalmente da piccolissimi. Molte mamme infatti lo considerano un cibo sicuro e pratico per iniziare lo svezzamento ai solidi e i pediatri sono generalmente d’accordo.

É però importante capire quando possiamo dare il pane ai bambini, quale tipologia è meglio scegliere per loro e come proporlo in tutta sicurezza.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su pane e svezzamento alimentare.

Quando si può iniziare a dare il pane ai bambini?

Ci sono ovviamente diverse scuole di pensiero sull’introduzione del pane nell’alimentazione dei più piccini. Fino a qualche decina di anni fa molti pediatri consigliavano di proporre gli alimenti ricchi di glutine solo dopo i sei/otto mesi di età per timore che questo incontro prematuro potesse scatenare forme precoci di celiachia. Oggi è stata confutata questa tesi e l’approccio dei pediatri è in generale più rilassato e meno categorico nei confronti di molti alimenti, infatti molti studi hanno dimostrato che posticipare il contatto di cibi potenzialmente allergizzanti non serve a prevenire l’insorgenza di allergie ma potrebbe addirittura portare a sensibilizzazioni e difficoltà di elaborazione di alcune tipologie di cibo.
Ecco allora che, un poco alla volta ma anche precocemente, il pane come la pasta diventano perfetti per il percorso di scoperta alimentare dei bambini, iniziando a proporli insieme alle prime pappe, solitamente dopo i 5 mesi quando l’alimentazione liquida inizia ad essere inframmezzata e, più o meno lentamente sostituita, a quella semisolida.

Il pane fa bene ai bambini piccolissimi?

Avendo constatato come le linee guida di pediatri e nutrizionisti moderni siano indirizzate al consumo di glutine anche per i più piccoli, è importante valutare se a livello nutrizionale possa ugualmente essere un cibo valido e sano per loro. Non ci stancheremo mai di ripetere che il pane ha davvero tante caratteristiche positive per la salute (come abbiamo raccontato nel dettaglio in questo nostro articolo) quindi non può che essere un ottimo aiuto per nutrire in modo adeguato anche i bambini, conferendo un buon apporto di carboidrati, fibre, minerali e vitamine necessarie per una buona crescita. Per chi segue il metodo dell’autosvezzamento (detto anche alimentazione complementare a richiesta), che consiste nell’introdurre il piccolo al cibo che mangiano i genitori in modo graduale ma senza schemi rigidi semplicemente proponendo un po’ di tutto ciò che si consuma in famiglia, il pane è certamente uno dei primi alimenti con cui i figli entrano in contatto visto che in molte case è sempre in tavola. Ovviamente è necessario partire con piccoli pezzi di mollica oppure proporlo frullato o ammollato per addensare e rendere più nutrienti zuppe e pappine.

Quando il bambino è pronto per mangiare cibo a pezzetti e inizia a sperimentare la masticazione, il pane diventa un ottimo snack con la quale allenarsi. Si inizia solitamente dopo i 7 mesi (quando dal riflesso di suzione si passa a dare veri e propri morsetti al cibo) a proporre cibi più solidi, come ad esempio pezzetti di pane per poi passare a bocconi più consistenti, quando il piccolo ha preso completa confidenza con questo tipo di alimento.

Come tagliare il pane per proporlo durante lo svezzamento

Durante questa fase è necessario prestare tantissima attenzione a consistenza e taglio del prodotto per evitare a tutti i costi il rischio di soffocamento. L’idea è iniziare tagliando il pane in pezzi sottili a listarelle, come fosse un finger food. Se il prodotto dovesse essere molto “scioglievole” è ideale tostarlo un po’, ma attenzione a non dare sin dall’inizio croste dure che il bambino potrebbe gestire con difficoltà e che potrebbero rompersi in bocca in pezzi grossi.

Quale pane scegliere per lo svezzamento?

In generale tutti i tipi di pane “liscio” (senza semi o ingredienti in pezzi come olive, noci, mais) sono appropriati. A livello nutrizionale è però sconsigliato da molti nutrizionisti e pediatri somministrare prima dell’anno ai piccoli i prodotti integrali, questo perché una grossa massa di fibre potrebbe renderli inappetenti (si sa che i cibi ricchi di fibre abbiano un forte potere saziante) ma soprattutto perché i più piccoli hanno bisogno di assumere il giusto quantitativo di ferro quotidiano e gli alimenti integrali (sempre per la forte presenza di fibre) potrebbero limitarne l’assorbimento.

In generale è meglio evitare di proporre alimenti molto conditi come la focaccia con olio e sale, il consiglio degli specialisti è di partire sempre con un pane semplice perché il bambino si concentri sulla gestione delle consistenze e solo quando è più esperto provare ad introdurre sapori più spinti per portarlo a testare sapori nuovi. Ovviamente più il prodotto è salutare più nutrienti arriveranno ai bambini, ecco perché si sconsigliano panificati che contengono troppi zuccheri, conservanti e fatti con farine di scarsa qualità.

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