Gli alimenti a base di khorasan Kamut® sono sempre più diffusi nel mondo e anche in Italia piacciono moltissimo ai consumatori.
Ma quali sono le particolarità di questo cereale antico? E soprattutto, è solo una moda passeggera o questo è davvero un prodotto superiore, non solo buonissimo ma che fa anche bene alla salute? Ecco la nostra opinione di esperti di panificati sulla farina di khorasan.
Farina di Khorasan e Kamut
Il Kamut è una farina derivata da un particolare tipo di grano, chiamato khorasan o grano Turanicum della famiglia del Triticum turgidum: un frumento antichissimo di origine iranica famoso per essere stato il grano dei faraoni (anche se non esistono prove a sostegno di questa diffusa teoria).
Con questo nome si identifica quindi una farina macinata di khorasan, che ha un colore leggermente ambrato ed è un prodotto a marchio che è stato registrato dall’americano Bob Quinn, commerciante di questo grano in tutto il mondo.
Viene coltivato solo in alcune zone ben definite del pianeta, soprattutto in Canada, Stati Uniti e Australia. All’occhio i chicchi si presentano già di per sé particolari: sono piuttosto grandi e danno una farina dalla sfumatura ambrata, tono simile a quello della semola.
Per vendere prodotti con questo marchio bisogna acquistare le materie prime autorizzate o questo nome non potrà essere sfoggiato e si potrà parlare solo di khorasan.
La farina khorasan fa bene alla salute
Il grano khorasan è un prodotto “alto” che proviene solitamente da coltivazioni biologiche, per questo e per altre proprietà intrinseche è considerato più sano e digeribile della media dei cereali. Sicuramente possiede un elevato valore energizzante e apporta una media calorica più alta di quella del grano comune e tante proteine buone, allo stesso tempo però risulta più facile da assimilare e digerire, anche da chi soffre di intolleranze (essendo comunque composto da glutine non è adatto alla dieta per celiaci).
Per quanto riguarda le doti nutrizionali questa farina di antiche origini (se volete saperne di più su altri cereali antichi leggete questo articolo) è molto ricca di fibre e minerali come zinco, selenio, magnesio; spicca la sua percentuale elevata di vitamina E (potente antiossidante) e l’apporto generoso di acidi grassi benefici.
Secondo molti studi scientifici il suo consumo regolare (rispetto a quella più classica) riduce il rischio di insorgenza di complicanze cardiovascolari, agisce in modo positivo nel controllo dei livelli del colesterolo e sui valori glicemici. Il pane e altri prodotti fatti con questa farina sono infatti adattissimi a chi soffre di diabete, pensate che generalmente ha un indice glicemico quasi dimezzato rispetto alle farine tradizionali. Anche chi soffre di sindrome da colon irritabile può apprezzare l’alta digeribilità del khorasan e del Kamut, inoltre le sue fibre solubili sono una buona fonte di probiotici per l’intestino.
Vi state chiedendo se il prodotto ha delle controindicazioni?! Beh, oltre a non essere adatto ai celiaci non ne ha alcuna. Ovviamente essendo abbastanza calorico non se ne deve abusare, soprattutto se si è dediti ad una dieta ipocalorica.
Come usare la farina khorasan
La farina ottenuta da questo tipo di grano è decisamente molto versatile, si presta moltissimo alla panificazione per l’alto indice di glutine che la rende molto facile e comoda da lavorare, inoltre regge bene le lunghe lievitazioni e permette di sfornare veri capolavori di panetteria. I prodotti da forno fatti con khorasan hanno una fragranza classica ma allo stesso tempo delicatamente rustica e dolce, dal retrogusto di noci; che sia usato per creare pane, dolci, grissini o pizze… questo cereale antico si sposa deliziosamente con ogni ricetta, anche la pasta artigianale alla quale dona una particolare ruvidità!